Dopo ben due mesi di lockdown, la fase 2 segna finalmente l’inizio di una ripresa tanto necessaria, quanto difficile per il nostro Paese, devastato dall’emergenza epidemiologica da COVID-19. Il Decreto “Rilancio”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 19 maggio, ha introdotto importanti misure a sostegno del lavoro e dell’economia, tra le quali rientra la previsione di un credito d'imposta per la locazione di immobili ad uso non abitativo.
Dopo mesi di proteste da parte delle numerose famiglie in difficoltà, gravemente colpite dalla crisi finanziaria derivata dall’emergenza COVID-19, il Governo, lo scorso 13 maggio, ha finalmente emanato il c.d. “Decreto Rilancio”, prevedendo l’erogazione di un reddito di emergenza a favore dei nuclei familiari in condizioni di necessità economica.
La crisi economica causata dall’emergenza COVID-19 ha spinto il Governo ad adottare importanti misure atte ad agevolare le numerose famiglie attualmente in difficoltà; fra queste, particolare rilevanza assume la sospensione delle procedure esecutive sulla prima casa fino ad Ottobre 2020.
Con l’inizio della fase 2, e la conseguente riapertura graduale delle attività, l’Italia è finalmente pronta ad una lenta ma necessaria ripresa. Nonostante il COVID-19 rappresenti ancora una terribile realtà, risulta fondamentale, adesso, risollevare le sorti economiche del Paese, agevolando in particolar modo le imprese. Tra le misure stabilite, si prevedono, ad esempio, nuovi termini di approvazione e deposito del bilancio di esercizio per il 2019.
Con la conversione in legge del suddetto Decreto, l’art. 103 è stato recentemente modificato, estendendo di altri 63 giorni il periodo di sospensione degli sfratti, al fine di evitare agli inquilini, almeno fino al 1° settembre 2020, di incorrere nelle more previste in caso di mancato pagamento.
Sono giorni difficili per il nostro Paese, ormai stremato dall’estenuante lotta contro il COVID-19, ma nonostante ciò, si vuole portare a conoscenza di una misura emanata dal Governo per i lavoratori dipendenti, precisamente parliamo del Bonus 100 euro per i lavoratori dipendenti.
Sono molti i praticanti avvocati che in questo interminabile periodo di lock down si stanno interrogando circa il loro futuro: come farò, in un semestre che vede termini processuali sospesi e rinvii fino al 3 giugno, a garantire la mia presenza in almeno 20 udienze, come imposto dal vademecum della pratica forense? Mi sarà data ugualmente la possibilità di sostenere, nel Dicembre 2020, l’esame di abilitazione alla professione legale?